Recensione Banished

Con Banished ci troveremo di fronte ad un nuovo city builder creato dalla Shining Rock Software, software house composta da una sola persona, responsabile di questo piccolo capolavoro.
Un piccolo gruppo di nomadi (per l’appunto banditi dalla loro città natia da cui il titolo del gioco) sta per finire le provviste e pertanto deve trovare un posto dove accamparsi.
A seconda del livello di difficoltà scelto, e dello scenario, potremo trovarci dinanzi ad una piccola comunità già costruita in una vallata o ad un gruppo di disperati spersi nelle montagne.
Partendo dal caso peggiore, dovremmo costruire tutto da zero, non ci saranno alberi tecnologici , potremmo fare tutto da subito, ma avendo poca manodopera a disposizione dovremmo concentrarci su alcuni edifici prima di poterne fare altri.
Le case daranno riparo dai rigori dell’inverno alle porte, i raccoglitori potranno dare molto cibo (ed una discreta varietà di cibo) all’inizio del gioco, ma diventeranno via via meno utili sbloccando fattorie ed allevamenti.
La raccolta di legna sarà fondamentale, in quanto trasformata in legna da ardere sarà utile sia per riscaldare le case che per commerciare con i mercanti che passeranno sul vicino fiume.


Andando avanti nel gioco altre strutture andranno costruite per impedire il collasso della nostra piccola comunità: un fabbro per gli attrezzi e un sarto per i vestiti, che permetteranno ai nostri cittadini di camminare d’inverno senza morire assiderati e vestiti di lana o pesanti per permettergli di andare ancora più lontano senza subire i rigori dell’inverno.
I mercanti potranno portare risorse utili altrimenti impossibili da ottenere, come i diversi semi (sia per i campi che per i frutteti) o i capi di bestiame (pecore, utilissime poiché danno la lana, utile per i vestiti, oltre alla carne, mucche e galline).

Per commerciare con loro non useremo soldi, inesistenti in Banished, ma potremo scambiare le altre risorse che abbiamo con un comodo sistema di baratto.
Anche se nel gioco non è presente la componente militare, questo non significa che superato il primo inverno potremo stare tranquilli, vari tipi di disastri potranno accadere infatti.
Incendi potranno scoppiare nella nostra città e solo un’attenta pianificazione potrà impedire una catastrofe. In caso di incendio i nostri uomini useranno sia l’acqua del fiume o dei laghi, sia quella dei pozzi che avremo avuto l’accortezza di piazzare in punti strategici. Sfortunatamente l’Intelligenza artificiale in questo caso si rivela molto poco efficiente e un incendio difficilmente verrà domato, portandoci a perdere gran parte degli edifici vicini a dove è scaturito il fuoco .



This post has been seen 4429 times.

About Simone Riboldi