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Rise of the Tomb Raider si aggiunge al Game Pass a marzo

Major Nelson anticipa con una foto su Twitter che Rise of the Tomb Raider sarà uno dei giochi che saranno inseriti nell’Xbox Game Pass a marzo, unitamente ad altri verranno rivelati la prossima settimana. Vi ricordiamo che l’Xbox Game Pass è un abbonamento stile Netflix che, al costo di 9,99 Euro al mese, vi permette di scaricare e giocare liberamente con un catalogo di oltre 100 titoli in continua crescita. L’abbonamento può essere attivato da questa pagina, e se non l’avete mai fatto potrete godere di una prova gratuita di 14 giorni. MondoXbox.com

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Warner Bros. annuncia il party game Scribblenauts Showdown

Warner Bros. ha annunciato un nuovo episodio della serie Scribblenauts, nota principalmente nel mondo mobile e delle console portatili, stavolta mirato alle console casalinghe: Scribblenauts Showdown cambia la classica formula di avventura-puzzle 2D della serie trasformandosi stavolta in un vero party game per 1-4 giocatori, ma mantenendo però la caratteristica base della serie, ossia l’evocazione di oggetti scrivendone i nomi con una tastiera virtuale.

Il gioco, in arrivo l’8 marzo, permetterà ai giocatori di creare il proprio protagonista tramite un semplice editor, per poi gettarsi in due modalità: Showdown e Versus.

Nella modalità Showdown del gioco, un massimo di quattro giocatori dovrà affrontarsi a colpi di immaginazione e puntare alla vittoria giocando bene le proprie carte e usando tanta creatività. Nei minigiochi di parole i concorrenti dovranno evocare il miglior oggetto o personaggio a partire dall’enorme dizionario di Scribblenauts, che comprende oltre trentamila parole, per superare in astuzia l’avversario. I minigiochi di velocità, invece, premiano chi completa per primo una certa sfida. Una mappa in stile “gioco da tavolo” mostra i progressi dei giocatori. Con tanti modi diversi per recuperare terreno, la vittoria è alla portata di tutti: questo mantiene alto l’entusiasmo fino alla fine.

Nella modalità Versus, invece, due giocatori si sfidano in oltre 25 minigiochi che cambiano ad ogni sessione. I minigiochi sono disponibili anche per un giocatore singolo. Questa modalità consente di giocare ininterrottamente: i giocatori si succedono partita dopo partita, per un divertimento senza sosta.

La modalità Sandbox, la tanto apprezzata oasi creativa di Scribblenauts, permette a uno o due giocatori di raggiungere mete in otto nuovi livelli evocando qualunque oggetto possano immaginare, guadagnando così Starite nascoste e raggiungendo obiettivi. I giocatori possono anche scatenare la fantasia evocando qualunque oggetto riescano a immaginare e guardando le loro creazioni interagire in modi del tutto inaspettati.

Vi lasciamo ora al trailer d’annuncio, ad un paio d’immagini ed alla copertina ufficiale del gioco: buona visione!

MX Video – Scribblenauts Showdown

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Per il game director di Final Fantasy XV le casse premio devono essere sfruttate con più attenzione

Per il game director di Final Fantasy XV le casse premio devono essere sfruttate con più attenzione
Hajime Tabata non è contrario alle casse premio, ma dice che gli sviluppatori dovrebbero essere più cauti. Durante un’intervista rilasciata a Official Xbox Magazine UK, il game director di Final Fantasy XV, Hajime Tabata, ha espresso il proprio pensiero sul tema delle casse premio. Lo sviluppatore giapponese ha dichiarato di non essere contrario al loro utilizzo, ma dice anche che dovrebbero essere implementate con più attenzione. “Non ho niente contro di esse, ma credo che i creatori delle casse premio dovrebbero fare più attenzione al modo in cui le utilizzano”, ha commentato Tabata, che poi ha esplicitato anche la propria …
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L’action game italiano Deus Vult – Arena verrà finanziato su Fig

L’action game italiano Deus Vult – Arena verrà finanziato su Fig
Deus Vult – Arena è sviluppato da Omicron Studio. Il team indie italiano Omicron Studio ha annunciato che prossimamente l’action game Deus Vult – Arena, verrà finanziato attraverso la piattaforma di crowdfunding Fig. Contestualmente è stata pubblicata una nuova galleria di immagini, la potete trovare in calce alla notizia. Annunciato nell’autunno del 2016, Deus Vult – Arena è un action game in cui si vestiranno i panni di un guerriero intrappolato negli inferi e intenzionato ad uscirne. In Deus Vult – Arena impersonerai un’anima dannata intrappolata in una dimensione infernale. dovrai usare tutta la tua abilita per tenere a bada …
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Il game director di Left Alive anticipa l’arrivo di alcune novità

Il game director di Left Alive anticipa l’arrivo di alcune novità
Presto sapremo qualcosa in più di Left Alive. Left Alive è stato uno degli annunci più interessanti del Tokyo Game Show 2017 e secondo il game director Toshifumi Nabeshima non dovremo attendere a lungo per conoscere nuovi dettagli. Durante un’intervista rilasciata al sito giapponese 4Gamer, Nabeshima ha detto che la reazione del pubblico al momento dell’annuncio è andata oltre le sue aspettative, anche se ciò gli sta mettendo addosso molta pressione. Come già sappiamo, Left Alive è un survival action shooter per PC e PlayStation 4, ambientato nell’universo di Front Mission. Pur trattandosi di uno sparatutto in terza persona saranno …
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Iniziato un nuovo alternate reality game (ARG) di No Man’s Sky: maxi aggiornamento in arrivo?

Iniziato un nuovo alternate reality game (ARG) di No Man's Sky: maxi aggiornamento in arrivo?
No Man’s Sky continua a espandersi. No Man’s Sky è stato un grande successo commerciale, nonostante le polemiche e i problemi iniziali. Di patch in patch, Hello Games lo ha letteralmente rivoluzionato, migliorandolo in ogni aspetto. In particolare Atlas, l’ultimo aggiornamento maggiore, è stato graditissimo dai possessori del gioco. Chi continua a seguirne le vicende con interesse sarà felice di sapere che molto presto ci sarà un nuovo aggiornamento maggiore. Per ora non c’è niente di ufficiale, ma lo abbiamo dedotto dall’avvio di un nuova fase dell’ARG (alternate reality game) Waking Titan, la quarta, iniziata proprio oggi su wakingtitan.com dove, …
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Un mese di Xbox Live e Game Pass in offerta a 1 Euro sul Games Store

Vi informiamo che Microsoft ha attivato una nuova offerta che può interessare tutti coloro che ancora non dispongono di un abbonamento Xbox Live o che vogliono provare il Game Pass, il servizio che vi permette di scaricare e giocare più di 100 giochi.

Questa iniziativa permette a chi non dispone di questo abbonamenti di acquistare un mese di entrambi al costo di 1 Euro. Potete quindi procedere all’acquisto di un mese di Xbox Live da questa pagina, mentre l’offerta riguardante il mese di Game Pass è disponibile qui.

L’offerta può essere attivata solamente da coloro che non dispongono dei rispettivi abbonamenti ed è valida fino al 4 gennaio; se fate parte di questa categoria, vi consigliamo di approfittare e vi auguriamo un buon divertimento.

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Pubblicati dei nuovi driver Nvidia GeForce Game Ready per ottimizzare Playerunknown’s Battlegrounds al lancio

Pubblicati dei nuovi driver Nvidia GeForce Game Ready per ottimizzare Playerunknown's Battlegrounds al lancio
Scaricateli per ottenere prestazioni migliori da Playerunknown’s Battlegrounds. La versione 1.0 di Playerunknown’s Battlegrounds sarà lanciata tra qualche ora e ovviamente non potevano mancare dei nuovi driver GeForce di Nvidia, i 388.71, per ottimizzare un po’ le prestazioni del gioco. Si spera che la versione finale giri meglio di quella Accesso Anticipato, che comunque ha venduto da sola più di venticinque milioni di copie, con i giocatori che ci hanno giocato per la bellezza di un miliardo di ore complessive. È il secondo gioco più venduto in assoluto su Steam, secondo per ora soltanto a Counter-Strike: Global Offensive (che infatti …
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PlayerUnknown’s Battlegrounds – provato in Game Preview

copertina

Dopo aver letteralmente stregato l’utenza PC, PlayerUnknown’s Battlegrounds è finalmente sbarcato in esclusiva console su Xbox One grazie al programma Game Preview. Scopriamo quindi pregi, difetti e potenziale del titolo rivelazione del 2017 nella nostra anteprima approfondita.
Se seguite con assiduità il mondo dei videogiochi e negli ultimi 9 mesi non avete vissuto in un eremo, sicuramente avrete sentito parlare di PlayerUnknown’s Battlegrounds, meglio conosciuto come PUBG. Si tratta di uno sparatutto FPS/TPS giocabile esclusivamente online e sviluppato da BlueHole sulla base di alcune mod per i titoli della serie ArmA realizzate dal guru del team Brendan Greene. L’idea alla base di PUBG infatti non è una vera e propria novità, ma prende in prestito caratteristiche sia da altri shooter simili sia da pellicole come Hunger Games e il poco conosciuto Battle Royale. E’ proprio da quest’ultimo film, prodotto in Giappone e pubblicato nel 2000, che BlueHole, ma non solo, si è ispirata dando vita ad un vero e proprio genere ora conosciuto proprio come “Battle Royale”. Il sistema di gioco alla base di PUGB è estremamente semplice. 100 giocatori vengono paracadutati completamente disarmati su un’isola di grandi dimensioni. Una volta raggiunta la terraferma, ognuno di essi dovrà lottare contro gli altri per la propria sopravvivenza esplorando, raccogliendo armi ed equipaggiamento e cercando di rimanere in vita il più a lungo possibile (non c’è respawn: una volta morti, si lascia la partita) mentre l’area giocabile della mappa di gioco si restringe sempre di più. L’ultimo che rimane in piedi vince, portandosi a casa onori, gloria… ed una cena di pollo (il vincitore viene celebrato con l’esclamazione “Winner Winner Chicken Dinner!”). Niente di più e niente di meno. Ma quindi, a conti fatti, come funziona PUBG e quali sono gli aspetti che hanno permesso ad uno sparatutto sviluppato da una software house minore di sbaragliare la concorrenza su PC?
Una volta avviato il titolo il giocatore ha la possibilità di personalizzare il sesso, l’aspetto e l’abbigliamento del proprio alter ego tramite un semplice editor. Questo passaggio, che non ha effetti tangibili sulle caratteristiche del personaggio e che può essere ripetuto anche in seguito previo pagamento di una somma di crediti nel caso di modifiche all’aspetto, permette semplicemente di differenziare esteticamente il proprio combattente da tutti gli altri prima iniziare la battaglia. Al momento le opzioni relative ai modelli non sono tantissime, mentre la gamma di vestiti ed accessori, suddivisi in 9 categorie differenti, include già un discreto numero di oggetti che possono essere sbloccati tramite classiche lootbox acquistabili esclusivamente con i crediti ottenuti giocando. Una volta conclusa questa fase non resta che gettarsi nella mischia da soli, in coppia o in un team composto da quattro persone. La lobby di attesa nella quale vengono posizionati i giocatori durante il matchmaking è in realtà un piccolo isolotto dove i partecipanti possono fare reciprocamente “conoscenza” testando le armi sparse in giro o prendere confidenza con i comandi prima di essere imbarcati sul volo che li porterà sull’isola principale. Anzi. Per essere corretti bisognerebbe dire il volo che li porterà nei cieli dell’isola. Sì perché il cargo, oltre a seguire una rotta sull’isola sempre differente, non toccherà mai la terraferma. I giocatori dovranno dunque valutare il momento migliore per effettuare un lancio e raggiungere delicatamente il suolo con l’ausilio di un classico paracadute. Una volta a terra lo scopo sarà solo uno, sopravvivere, e per farlo ci sono ovviamente molti modi. Si può rimanere nascosti il più possibile lasciando che gli altri contendenti ancora in vita, il cui numero è sempre indicato nella parte alta del HUD, si scannino a vicenda, optare per un approccio più aggressivo e dare la caccia ai propri avversari ad armi spianate o semplicemente girovagare per la mappa, a piedi o con uno dei numerosi mezzi disponibili, in cerca dell’equipaggiamento migliore o di una situazione favorevole.

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MX Video – PlayerUnknown’s Battlegrounds

Al di là dello stile di gioco del singolo, una delle fasi più importanti, se non la più importante, è infatti quella di ricerca e raccolta. Dato che tutti i giocatori arrivano sull’isola disarmati, ottenere un’arma migliore, delle protezioni più efficaci o degli oggetti curativi rappresenta un vantaggio notevole. PUBG include una vasta gamma di armi di vario tipo come pistole, fucili a pompa, fucili automatici, balestre, falcetti, granate di vario tipo, molotov e addirittura una padella, e numerose modifiche come silenziatori, ottiche e cartucciere. A questo arsenale si sommano poi alcuni equipaggiamenti protettivi come giubbotti, caschi, maschere ed alcuni oggetti di supporto come bende, medikit e bevande energetiche. A rendere il catalogo ancora più articolato ci pensano poi alcune varianti. Gli oggetti protettivi, per esempio, sono suddivisi in 3 livelli di efficacia crescente, mentre molti accessori sono disponibili in diverse varianti. Data la sua natura PUBG non presenta limitazioni di sorta nell’utilizzo di armi ed oggetti, se non quelli legati allo spazio disponibile nel proprio inventario, che può essere espanso raccogliendo zaini più capienti. Il fatto che, all’inizio della partita, tutti questi oggetti appaiano casualmente all’interno delle numerose strutture presenti sulla mappa di gioco (tutti gli edifici sono esplorabili e presentano stanze e livelli multipli) e che ogni soldato abbattuto lasci sul campo i propri averi rende ogni match diverso dal precedente, spingendo i giocatori ad esplorare il più possibile l’area di 8x8km messa a disposizione dal gioco, che alterna in modo credibile sezioni pianeggianti, colline, zone boschive, corsi d’acqua, centri urbani di varie dimensioni, scuole, aree industriali e zone militari.

100 giocatori sparsi su una mappa di tali dimensioni rischierebbero però di non incontrarsi mai, ed è per questo che gli sviluppatori di BlueHole hanno implementato alcune caratteristiche studiate proprio per movimentare gli scontri. La prima riguarda la posizione e le dimensioni dell’area di gioco “sicura”, detta anche safe-zone, che variano continuamente nel corso della partita obbligando i giocatori a spostarsi frequentemente ed a raggrupparsi in un’area sempre più piccola. Il limite dell’area sicura, rappresentato da una minacciosa barriera di colore azzurro, non è però un vincolo insuperabile. Chi resta al di fuori della safe-zone non viene automaticamente eliminato dal gioco ma subisce gradualmente dei danni, il che rende comunque sconsigliabile passare troppo tempo dal lato sbagliato della barriera (a meno che questo non faccia ovviamente parte di una tattica studiata a tavolino). La seconda variabile è rappresentata dalla zona rossa, all’interno della quale vengono effettuati dei bombardamenti a tappeto dai quali si può sfuggire solo trovando un riparo coperto. Analogamente a quanto accade con la safe-zone, anche la posizione della zona rossa varia costantemente durante la partita, così da aggiungere un ulteriore elemento casuale agli scontri. La terza ed ultima ventata di imprevedibilità è invece affidata alle casse ricolme di preziosi rifornimenti, che vengono rilasciate nell’area di gioco nel corso della partita. Queste lootbox vengono paracadutate, proprio come i 100 partecipanti, in un punto casuale della mappa da un aereo che passa a bassa quota, e la loro posizione viene segnalata tramite un inconfondibile fumogeno rosso. Inutile dirvi che molti giocatori non riescono a resistere al richiamo di queste casse, convergendo rapidamente nella zona di atterraggio per dare vita a scontri all’ultimo sangue.

Pad alla mano questa prima versione Xbox di PlayerUnknown’s Battlegrounds mette subito in mostra sin dai primi istanti la sua natura tattica. Ogni azione, dalla ricarica ai cambi di postura, richiede un tempo generalmente più lungo rispetto agli standard degli shooter moderni, e bastano pochi colpi ben assestati per mettere KO un giocatore. Quando si finisce al tappeto giocando in solitaria la partita termina immediatamente, mentre giocando in squadra c’è la possibilità di essere rianimati, ma solo a patto che uno dei nostri compagni sia abbastanza vicino. Dato che anche un singolo colpo alla testa in assenza di protezioni può essere sufficiente per azzerare i punti vita, le fasi esplorative e gli scontri a fuoco necessitano dunque di un approccio più ragionato, soprattutto se si punta a raggiungere la vetta. Il fatto che il gioco sviluppato da BlueHole includa una rappresentazione abbastanza accurata della balistica dei proiettili, che gli stessi possano attraversare buona parte delle superfici e che il sistema di mira sia fortemente influenzato dalla posizione del giocatore, avvicina ulteriormente il titolo al genere tattico ma senza che questo aspetto prenda mai troppo il sopravvento. I controlli, sia che si decida di utilizzare la visuale in prima persona che quella dietro le spalle, ricalcano gli standard del genere ma con alcune piccole differenze, che necessitano di un minimo di pratica per essere padroneggiate a dovere vista l’assenza di un tutorial. Le armi, per esempio, non vengono mai ricaricate automaticamente, mentre per poter sfruttare il mirino della propria arma è necessario premere una sola volta il grilletto sinistro senza tenerlo premuto; per sporgersi a destra o sinistra è invece necessario agire sulla levetta corrispondente dopo aver mirato. Per poter utilizzare gli oggetti curativi, le armi corpo e corpo, le granate e variare la modalità di fuoco (quando possibile) bisogna invece sfruttare le croce direzionale mentre la gestione dell’inventario, tramite cui è possibile passare in rassegna i propri averi, abbandonare gli oggetti inutili ed installare eventuali modifiche alle armi, è affidata ad un classico menu a tutto schermo, interamente tradotto in italiano, richiamabile premendo il tasto Start. Insomma, meccanismi usuali vengono affiancati da sistemi di controllo ai quali non siamo abituati sui normali sparatutto, e serve un minimo di adattamento.

Tecnicamente parlando il titolo sviluppato da BlueHole è ancora molto acerbo, il che spiega la volontà del team di appoggiarsi al programma Game Preview in questa prima fase. Infatti, anche se il gioco si basa sul famoso Unreal Engine 4 raggiungendo i 1080p o i 4k a 30fps con pieno supporto alla tecnologia HDR, il dettaglio grafico è generalmente basso, i modelli poligonali non stupiscono e le animazioni risultano abbastanza legnose. Nonostante ciò il titolo, anche su Xbox One X, soffre di qualche calo di frame-rate di troppo, specialmente nelle situazioni più concitate. Già in questa versione PUBG riesce però a mettere in mostra una distanza visiva davvero notevole, una discreta distruttibilità degli edifici ed un comparto audio di tutto rispetto, che oltre a conferire ad ogni arma un suono pieno e corposo permette di percepire ogni singolo rumore distinguendone con buona precisione anche la provenienza. La velocità di matchmaking durante le varie prove effettuate si è rivelata più che buona, mentre lo stesso non si può dire della qualità del netcode. Oltre a soffrire di sporadici, ma piuttosto evidenti, episodi di lag, molti utenti sono incappati in fastidiose disconnessioni dovute presumibilmente ad alcuni problemi di ottimizzazione. Personalmente devo ammettere di non essere mai “caduto” durante una partita, ma molti dei miei compagni sì, con conseguenze tutt’altro che positive. Come prevedibile questa prima release presenta inoltre diversi bug, alcuni dei quali rischiano di compromettere inevitabilmente i match (una volta, ad esempio, mi è capitato di finire sotto la mappa di gioco e l’unica soluzione è stata quella di riavviare il titolo). Anche dal punto di vista puramente quantitativo PUBG presenta alti e bassi. La mappa di gioco disponibile al momento è enorme ma c’è solo quella (mentre su PC ne è appena arrivata una seconda), i modelli dei personaggi sono davvero pochi e le armi, per quanto ben realizzate, potrebbero non accontentare i giocatori più esigenti. Vale comunque la pena di sottolineare come anche le prime build della versione PC fossero affette da numerosi problemi simili, quasi tutti risolti nel corso del tempo, il che fa ben sperare per il futuro della versione console.

L’insieme di tutti questi aspetti fa sì che PUBG sia uno di quei titoli che si amano o si odiano, soprattutto se giocato in solitaria. Il gameplay fatto di esplorazione, looting sfrenato, sezioni stealth e scontri a fuoco di fatto ha un andamento abbastanza altalenante, il che potrebbe anche non piacere. Un match dura generalmente una ventina di minuti durante i quali si passa buona parte del tempo ad attraversare zone disabitate cercando di non essere individuati da eventuali avversari. Date le dimensioni della mappa, nelle fasi iniziali si rischia infatti di non incontrare nessuno, e può capitare che questa condizione rimanga invariata anche per parecchi minuti. L’impronta tattica data al titolo e la letalità delle armi, inoltre, fa sì che gli scontri a fuoco spesso si risolvano in pochi secondi e questo potrebbe non soddisfare chi è in cerca di un titolo nel quale questo aspetto ha un ruolo predominante. Giocando in coppia o in una squadra da 4 ovviamente gli equilibri tra le varie fasi cambiano rendendo il tutto più godibile e, se possibile, ancora più coinvolgente. Essere in gruppo permette infatti di suddividere i compiti, sia durante le fasi esplorative che in combattimento, a totale beneficio della componente tattica.

Chi apprezza questi aspetti non solo riesce a sorvolare sulle attuali lacune tecniche, ma viene rapidamente “catturato” dalla struttura di gioco messa in piedi da BlueHole diventandone velocemente assuefatto. Parlare di loot, safe, barriera e rush diventa consuetudine, così come conoscere le zone di gioco a menadito o capire con un solo colpo d’occhio se una struttura è già stata visitata (o “lootata”) dal fatto che le porte, interne o esterne, siano aperte (a meno che qualcuno non se le sia chiuse dietro per farvi credere che non c’è nessuno e tendervi un’imboscata!). Si inizia a dare indicazioni ai propri compagni utilizzando i gradi della bussola presente nella parte superiore dell’HUD, a prestare attenzione ad ogni minimo rumore ed a mettere in piedi tattiche complesse per accerchiare o stanare i propri avversari. Chi invece non apprezza questa particolare tipologia di giochi, probabilmente non riuscirà in alcun modo ad apprezzare gli aspetti che ho appena citato ritrovandosi di fronte ad un titolo poco stimolante, a tratti poco accessibile e dalla realizzazione tecnica non all’altezza degli standard attuali, almeno per ora.

Se avete apprezzato il gioco su PC, o magari vi ha sempre incuriosito, e se amate gli shooter tattici diversi dal solito, PlayerUnknown’s Battlegrounds potrebbe quindi fare al caso vostro e dovreste seriamente valutare l’ipotesi di aggiungerlo alla vostra libreria già in questa fase preview. Questa versione, pur essendo ancora molto grezza, permette già di apprezzare le caratteristiche fondamentali del titolo e di divertirsi ed è presumibile che, dopo il rilascio della patch 1.0 su PC, l’attenzione del team si focalizzerà proprio sulla versione console (l’obiettivo dichiarato è quello di mettere in pari le due piattaforme nel corso del 2018). Chi cerca uno sparatutto frenetico e con un comparto tecnico all’ultimo grido dovrebbe invece valutare attentamente l’acquisto temporeggiando ancora un po’ per scoprire come evolverà il gioco ed approfittando del tempo a disposizione per approfondire la conoscenza del gameplay, così da capire se il gioco incontra i suoi gusti. Noi di MondoXbox ovviamente continueremo a seguire da vicino l’evoluzione del titolo, quindi continuate a seguirci per rimanere costantemente aggiornati!

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Bandai Namco ha annunciato My Hero Game Project per PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch

Bandai Namco ha annunciato My Hero Game Project per PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch
My Hero Game Project è il nuovo titolo dedicato a My Hero Academia. Come promesso, Bandai Namco ha annunciato oggi My Hero Game Project (titolo provvisorio) per PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch. Il gioco uscirà nel corso del 2018. BANDAI NAMCO Entertainment Europe e VIZ Media Europe sono lieti di annunciare lo sviluppo di MY HERO Game Project (nome non definitivo) da parte di BYKING Studios. Questo gioco action sarà rilasciato nel 2018 su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, in formato digitale su PC via STEAM e altri distributori. Basato su My Hero Academia, celebre manga …
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